In italia che certifica i contagi da covid-19?

I sospetti infettati soggetti a quarantena fanno il tampone che viene analizzato dai centri regionali autorizzati.

Ogni tampone che risulta positivo viene inviato all’Istituto superiore di Sanità per la verifica finale.

Nel comunicato 20/ 2020 dell’IIS

che trovate qui >>> comunicato 11/2020

possiamo leggere ciò

Quindi ci dobbiamo necessariamente fidare dell’ISS riguardo i dati

Detto ciò possiamo osservare i dati

Comunicato Stampa ( ISS ) N° 23/2020 – Coronavirus: su Epicentro gli approfondimenti epidemiologici link

Tra gli operatori sanitari contagiati dal virus Sars-Cvov-2 l’età media è molto più bassa di quella della popolazione generale (49 anni invece di 63), e si inverte la proporzione fra uomini e donne, con il 35.8% che è di sesso maschile. È uno dei dati contenuti nell’approfondimento epidemiologico pubblicato oggi dall’Iss sul sito epicentro, insieme al report di approfondimento sui pazienti deceduti.

Da quest’ultimo rapporto si evidenzia come resta alto il numero di deceduti positivi per Covid-19 che hanno una o più malattie preesistenti. Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 2.7 (mediana 2, Deviazione Standard 1.6). Complessivamente, 6 pazienti (1.2% del campione) presentavano 0 patologie, 113 (23.5%) presentavano 1 patologia, 128 presentavano 2 patologie (26.6%) e 234 (48.6%) presentavano 3 o più patologie.

Ad oggi, si legge sempre nel rapporto sui decessi, sono 36 dei 3200 (1.1%) pazienti deceduti COVID-19 positivi di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 9 di questi avevano meno di 40 ed erano 8 persone di sesso maschile ed 1 di sesso femminile con età compresa tra i 31 ed i 39 anni. Di 2 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche, gli altri 7 presentavano gravi patologie pre-esistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità).

Quindi è assolutamente vero che quasi sempre i decessi da coronavirus nelle persone “giovani” sono associabili a serie patologie pregresse.

Recentemente la microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo, lancia attraverso l’AdnKronos Salute un appello alle autorità competenti per non dare più le cifre dei decessi per coronavirus in quanto sono cifre non esatte e molto “gonfiate”.

trovate l’articolo completo su

https://www.adnkronos.com/salute/sanita/2020/03/27/coronavirus-gismondo-basta-numeri-positivi-dato-sporco_VGvBF530Lq0FUKt8dlQEQJ.html?refresh_ce

Lo stesso capo della Protezione civile in una sua conferenza dice apertamente che nel computo tolate dei decessi non si fa distinzione fra i morti “per e con il coronavirus”.

Ora come si fa a stabilire se quella persona è morta principalmente per altre cause.

Magari senza coronavirus poteva morire ugualmente ed il coronavirus non sarebbe stata la causa di morte.

Già da questa dichiarazione si dovrebbe andare con i piedi di piombo sui morti effettivi da coronavirus.

E’ stato pubblicato il 5 marzo 2020 il seguente studio cinese

che trovare su pubmed al seguente link

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32133832/

Objective: As the prevention and control of COVID-19continues to advance, the active nucleic acid test screening in the close contacts of the patients has been carrying out in many parts of China. However, the false-positive rate of positive results in the screening has not been reported up to now. But to clearify the false-positive rate during screening is important in COVID-19 control and prevention. Methods: Point values and reasonable ranges of the indicators which impact the false-positive rate of positive results were estimated based on the information available to us at present. The false-positive rate of positive results in the active screening was deduced, and univariate and multivariate-probabilistic sensitivity analyses were performed to understand the robustness of the findings. Results: When the infection rate of the close contacts and the sensitivity and specificity of reported results were taken as the point estimates, the positive predictive value of the active screening was only 19.67%, in contrast, the false-positive rate of positive results was 80.33%. The multivariate-probabilistic sensitivity analysis results supported the base-case findings, with a 75% probability for the false-positive rate of positive results over 47%. Conclusions: In the close contacts of COVID-19 patients, nearly half or even more of the ‘asymptomatic infected individuals’ reported in the active nucleic acid test screening might be false positives.

Keywords: COVID-19; Close contacts; False-positive; Nucleic acid test; Screening.

La cosa sorprendente è che vi è un 80% di falsi positivi.

In uno studio sulla Sars fu stabilito lo stesso problema dei falsi positivi

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16522785

Non stiamo affermando che i morti non vi siano ( al netto di patologie associate e non per covid-19 al 100% ) ma che si dioovrebbe investigare sul numero di falsi positivi

Ovviamente ciò si farà solo successivamente a questa fase emergenziale

Ora portando anche la % al 50% i numeri decrescono notevolmente degradando questa pandemia a epidemia stagionale che miete ovviamente delle vittime.

A questo grande percentuale delle persone decedute avevano altra gravi patologie correlate per cui i dati ci dicono che questa “pandemia” è “forse” solo mediatica.

Un caso su tutti è la epidemia di meningite in Toscana del tra il 2016 e 2017.

Dopo articoli terroristici sui giornali locali e non solo la gente si spaventò e centianai di metri di fila davanti ai centri vaccinali per vaccinarsi contro il meningococco.

Alla fine il 5 gennaio 2017 un articolo nel sito dell’ Istituto superiore di Sanità esce con il seguente titolo

Meningite: l’epidemia è solo mediatica

che trovate al seguente link https://www.epicentro.iss.it/meningite/Epidemia-Mediatica

Ora sappiamo bene la potenza di fuoco dei media ( radio, tv, carta stampata ).

Si riesce a raggiungere milioni di persone in pochi secondi

Dunque chi detiene il potere sui media e sulle agenzie governativa può tranquillamente manipolare le menti attraverso la manipolazione dei dati.

Senza meccanismi di trasparenza non sapremo mai la verità se non a distanza di anni quando le scelte ( errate ? ) già sono state prese.

Ed a rimetterci sono sempre i cittadini che devono avere fiducia delle istituzioni non per trasparenza delle stesse ma per ” FEDE“.

Aggiornamento 13.04.2020

In questo studio del dr. Franchi potete leggere come il test per il covid-19 sia assolutamente inefficace e con falsi positivi che arrivano anche all’80% dei casi

lo trovate sul sito della Società Scientifica per il principio di precauzione

http://www.sspp.it/wp-content/uploads/2020/04/COVID-colpevole-senza-regolare-processo-ff_.pdf

ed in allegato qui